Storia

La storia inizia quando i nonni Perozzo Giuseppe e Cremasco Pierina nati alla fine del 1800 e sposatisi nel 1928 acquistano terreni in quel di Vedelago ( ora sede dell’Azienda Agricola Zoocalf), comune in provincia di Treviso, con posizione centrale rispetto alla regione Veneto.

Nel 1960, Mario e Elide, genitori di Paolo e Antonio Perozzo, si insediano con casa, primo fabbricato rurale, stalla e fienile a Vedelago, già da allora per la produzione di carne bovina e l’allevamento di vacche da latte. Nel 1962 sorge il primo capannone per l’alleva­ mento di polli e tacchini da carne, ampliato poi nel 1968 con un secondo capannone e nello stesso anno un terzo ampliamento dedicato ai vitelli da carne. Già da questo momento la produzione veniva venduta, con particolare preveggenza, in maniera diretta ai consumatori, spinti in questo da un normale e ovvio interesse economico tra le due parti. La logica di qualità e freschezza legata alla vicinanza al consumatore costituiva allora l’odierna riscoperta del “Kilometro zero”: prodotti vicini al territorio, non solo per un evidente risparmio economico ma per il mantenimento delle qualità organolettiche e una visione al rispetto ambientale e alla riduzione delle emissioni, in particolare dell’anidride carbonica (C02).
Successivamente, con continui investimenti e credendo nel loro lavoro, sono arrivati a 9 capannoni dove si allevano bovini, suini e polli.

Trovare oggi una media azienda verticalmente integrata in tutta la sua filiera nel settore della produzione animale, costituisce una rarità. L’Italia importa ora circa due terzi della carne rossa bovina consumata anno dopo anno e la tendenza è in aumento. Situazione derivata dalle scelte politiche comunitarie europee, che hanno portato l’Europa da zona di esportazione mondiale a grande importatore.

E’ ora evidente la responsabilità, la passione e la dedizione della famiglia Perozzo nella sua non facile scelta di proseguire il lavoro fatto di qualità nella speranza che questa venga finalmente riconosciuta direttamente dai consumatori.
La famiglia Perozzo ha da sempre posto un’attenzione particolare all’alimentazione degli animali, primo passo per garantirne la qualità. Cereali e foraggi di propria produzione su 350 ettari a Vedelago. Dal Trentino invece, a Passo Broccon con le malghe ” Cavallara e Marande” e la sua “malga Zanca”.
Se prima della crisi il consumatore era più attratto dall’ apparenza che non dalla sostanza, in questo periodo sono tutti molto più attenti negli acquisti e meno disponibili nell’ accettare di spendere denaro per alimenti che non mantengono quanto promettono. La crisi ha portato in pochi mesi i consumatori a scelte più responsabili, a dare più valore al denaro e ad essere consumatori critici e non succubi alle imposizioni. Anche il recente G8 tenutosi all’Aquila ha posto una particolare attenzione alla salute dei bambini e all’ambiente.

“Diventerà imperativo focalizzare la salvaguardia della salute umana, come obiettivo fondamentale della protezione dell’ambiente e dello svi­luppo sostenibile. I ministri hanno convenuto che possiamo fare di più per assicurare che i bambini nascano, crescano e si sviluppino in am­bienti caratterizzati da aria pulita, acque potabili, cibo sicuro ed esposizione minima a sostanze chimiche dannose.”

E’ questa consapevolezza che ha spinto l’ingresso della famiglia Perozzo in una nuova era, con un corretto e più trasparente rapporto con i consu­matori e ad esporsi con un innovativo spaccio di vendita presso la sede di Vedelago, via Postioma Ovest n. 6, dove si potranno trovare i loro prodotti dotati di una loro “carta di identità” che ne certifica non solo la provenien­za ma tutto il percorso della filiera produttiva. Il tutto rientra nella filosofia del chilometro zero “KM O”. Carni rosse, carni bianche, formaggi e latticini. Importante per questi ultimi il collegamento con le proprie malghe trentine e con gli altri centri di produzione nel Veneto.